STORIA DELLE RIVISTE AIT
L’Associazione Italiana di Telerilevamento nasce nel 1986 e già nel 1988 si dota di un efficace strumento di comunicazione tra i propri associati: “AIT informa” che viene stampato con frequenza quadrimestrale e diretto da Paolo Mogorovich.
La rivista si pone a metà tra un notiziario informativo rivolto alla comunità dei telerilevatori e una rivista scientifica. Trovano quindi spazio notizie ma anche contributi scientifici. Tutti, con poche eccezioni, in Italiano.
Di AIT informa vengono pubblicati 8 numeri perché dal 1° giugno 1993 “AIT informa” mantiene la testata ma cambia nome in “Rivista Italiana di Telerilevamento”. Il Direttore Paolo Mogorovich scriveva nel suo editoriale di apertura “… una rivista si qualifica con la qualità dei contributi, ma purtroppo i contributi qualificanti vengono proposti a riviste già qualificate.” E ancora “… una pubblicazione su una rivista internazionale qualifica il singolo, mentre una Rivista con validi contenuti qualifica la comunità”.
Dal maggio del 1995 Enzo Pranzini è il nuovo Direttore della Rivista. A lui si deve un più formale controllo sulla qualità dei contributi tramite la procedura di referaggio. Scriveva Pranzini nel suo editoriale di apertura “[mantenere elevato il livello della Rivista] ci obbliga ad un estremo rigore nella revisione dei contributi, nella speranza che gli Autori comprendano che l’opera dei revisori va essenzialmente a loro vantaggio, contribuendo al miglioramento dell’articolo e, perché no, ad impedire eventualmente la pubblicazione di un lavoro che potrebbe nuocere alla credibilità, non solo della Rivista, ma anche degli autori stessi.”
Enzo Pranzini lascia la carica di Direttore con il numero 38 del 2007. Nel suo editoriale di saluto scrive “Quando assunsi la Direzione scientifica della Rivista lo feci perché credevo che la comunità nazionale avesse bisogno di una sede nella quale, non solo presentare i risultati delle proprie ricerche, ma anche fare crescere chi è all’inizio o chi al Telerilevamento chiede servizi e prodotti e vuole saperne di più. I giovani ricercatori, gli studenti, i professionisti e i tecnici degli enti territoriali rientrano in questa categoria e per rivolgersi a loro è preferibile usare la lingua italiana ed abbandonare lo snobbismo del “tutti ormai leggono l’inglese”: perché impegnare una parte del cervello a tradurre quando serve tutto per capire?”.
Con il numero 39 il nuovo Direttore della Rivista è Marco Marchetti che sposa un ampio progetto di internazionalizzazione, demandando al sito web dell’Associazione la necessaria attività di comunicativa e divulgativa.
Molte le cose che iniziano a cambiare nella Rivista, qui una breve cronistoria:
- numerazione la rivista dal numero 40 del 2008 adotta la numerazione in volumi: un volume all’anno, tre numeri (issue) per volume.
- regolarità: alla Rivista viene imposta una regolare uscita periodica (febbraio, giugno, ottobre) grazie alla creazione di una segreteria di redazione presso il geoLAB – Laboratorio di Geomatica dell’Università di Firenze, diretta da Davide Travaglini.
- lingua: in maniera graduale viene consigliato agli autori di inviare i loro contributi in Inglese. Fino al 2011 viene comunque mantenuta la doppia lingua anche per il nome della Rivista. Per tutti i contributi viene richiesto titolo, abstract e parole chiavi anche in Inglese. Dal 2011 la rivista prende il nome esclusivo di Italian Journal of Remote Sensing e vengono accettati solo contributi in inglese.
- board: viene creato un Editorial board che ha il compito di supervisionare e contribuire allo sviluppo della Rivista, soprattutto in campo internazionale. Due Associate editors affiancano il Direttore (Gherardo Chirici e Marco Gianinetto) che poi divengono co-Direttori (co-Editors-in-Chief).
- indicizzazione: la rivista inizia nel 2008 la procedura di valutazione per essere inserita nelle banche dati Expanded Web of Science di Thomson Reuters e di SCOPUS. Entrambe le procedure hanno successo e la Rivista (Italian Journal of Remote Sensing) riceve la valutazione del suo primo Impact Factor nel 2011. Tutti i numeri a partire dal volume 40 sono anche inseriti nella banca dati di CrossRef attraverso il Digital Object Identifier (DOI) e in quella della Directory of Open Access Journals (DOAJ).
- referaggio: per facilitare la gestione editoriale dei referaggi viene creato un apposito applicativo on-line denominato eScienceReview, successivamente affiancato dal sistema di gestione dei referaggi Open Journal System. Autori, referi ed editori, ognuno con il proprio ruolo, possono controllare in tempo reale lo stato di avanzamento delle loro attività.
- open access: dal volume 40 tutti i contributi pubblicati sulla Rivista sono pubblicati anche on line sul sito web della Rivista all’indirizzo: www.aitjournal.com. La modalità di accesso agli articoli è open access, non richiede registrazione ne alcun pagamento. Tutti i vecchi articoli pubblicati nei numeri precedenti al 2008 rimangono invece nell’archivio disponibile su questo sito.
Il processo di internazionalizzazione e di evoluzione della Rivista si conclude nel 2012 acquisendo il nome European Journal of Remote Sensing che nel 2014 per il biennio 2012-2013 ottiene un IF di 0.971.
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